Peccato ragazzi!
La lobby delle case farmaceutiche ha vinto ancora. Non pensiate che i politici del nostro tempo siano mossi da spirito umanitario nelle loro scelte. Si sono messi al servizio delle multinazionali. Ogni parlamentare che si rispetti ha i suoi sponsor. Cincinnato era e continua ad essere un’eccezione.
Magari facessero come lui i nostri politici, che si ritirassero in campagna a vangare la terra! Cincinnato lo fece ogni volta dopo aver risolto le situazioni politiche per cui era stato chiamato, ma credo che molti cittadini sarebbero contenti se si ritirassero anche senza aver fatto prima qualcosa di buono.
Alcuni blogger, editori, giornalisti, saggisti, nel corso degli anni mi hanno reso partecipi delle loro riflessioni sulla situazione politica ed economica italiana e non mancano mai le lamentele sui tagli alla sanità. Tuttavia in linea di massima quelle riflessioni, che a volte sono dei veri studi, dimostrano che chi le ha stilate seppure con coscienzioso impegno non è libero dalle credenze diffuse dal mainstream sulla Medicina Ortodossa che altro non è se non il Business della Malattia.
Gli errori in medicina causano più vittime degli incidenti stradali, dell’infarto e di molti tumori.
Degli 8 milioni di italiani che ogni anno vengono ricoverati in ospedale, il 4% (320.000) invece di venire curati subiscono danni più o meno permanenti alla salute (Metro, 12 giugno 2002).
Si stima che almeno 90-100 persone ogni giorno (tra 14 mila e 50 mila all’anno) muoiono in Italia per gli errori dei medici: scambi di farmaci, dosaggi errati, sviste in sala operatoria (Il Corriere della Sera, 17 settembre 2004 – per dovere di cronaca devo dire che questa fonte viene riportata da diversi siti e blog, ma non sono riuscito a trovare l’articolo nell’archivio storico del Corriere della Sera).
Si calcola che circa 700.000 infezioni vengono contratte ogni anno negli ospedali, una percentuale che corrisponde quasi al 15% dei ricoverati.
Il maggior numero di errori si commette in sala operatoria, nei reparti di degenza, nel dipartimento di urgenza e in ambulatorio. Le quattro specializzazioni incriminate risultano essere: ortopedia e traumatologia, oncologia, ostetricia e ginecologia, chirurgia generale.
A conseguenza dei danni procurati, circa 50.000 denunce sono state depositate presso il Tribunale dei Diritti del Malato.
Questi errori costano alla comunità ben 10 miliardi di euro all’anno.
Bisognerebbe dirlo a Monti, se chiudiamo gli ospedali e lasciamo aperto solo il pronto soccorso la manovra sarebbe meno iniqua. E meno morti all’anno.
Deve essere chiaro che non si risolvono i problemi della sanità dando più fondi per più ospedali, più macchinari, più medici, più ricerca, più farmaci, ecc.
Il problema non è tanto il fatto che i medici sbaglino, che vi siano infezioni, che gli ospedali sono vecchi o carenti di apparecchiature. Il vero problema è che la stragrande maggioranza delle persone, incluso chi intende riformare il sistema sociale e politico subisce l’effetto della credenza che il sistema medico farmaceutico sia la soluzione per le malattie che affliggono l’Umanità.
Non lo è mai, se non nelle emergenze come incidenti, fratture, traumi, ovvero cose che succedono alle persone sane. Quando si deve intervenire per trapiantare un organo, rimuovere un tumore, riempire di psicofarmaci chi va in escandescenze o è depresso, significa che la medicina ha già fallito.
Quando l’UNICEF dichiara vantandosi che grazie ai fondi raccolti sono stati vaccinati un milione e mezzo di bambini in Africa sta riferendo che un grosso crimine è stato commesso.
Quando il politico è soddisfatto perché è riuscito a far approvare una legge che dà farmaci gratis ai malati di cancro e aggiunge che si è intervenuti a favore dei più deboli dimostra la sua ignoranza o malafede. (Sui “più deboli” ci sarebbe da scrivere libri, magari un giorno scrivo un articolo interessante.)
Togliere denaro alla sanità subito è impossibile senza venire schiacciati da cittadini in rivolta che riterrebbero che è stato a loro negato il diritto alle cure mediche.
Dando più denaro alla ricerca e per altri farmaci o riduzione di tickets non si fa altro che arricchire ancora di più gli azionisti delle case farmaceutiche e delle strutture ospedaliere.
Quello che occorre fare è rendere consapevoli le persone che la medicina si basa su presupposti errati e che crea ancora più malattie e problemi di salute di quanti ne esisterebbero senza la sua partecipazione.
I media fanno continua propaganda a favore della medicina del mainstream e definiscono ciarlatani coloro che curano ma non appartengono all’establishment medico farmaceutico e pure quei medici iscritti all’albo che non seguono i protocolli stabiliti.
Questo rende difficile permettere che una persona possa scegliere un metodo di cura alternativo senza farmaci, ogni fallimento viene monitorato e utilizzato come prova per dichiarare che quel genere di cure non funziona o che quelle cure non sono affidabili, quando invece i medici sono la terza causa di morte.
La prima cosa da fare è rendere consapevoli le persone di cosa è veramente la malattia, qual’è la sua origine, e come la si risolve secondo le leggi della natura. Quando le persone incominceranno a ridere sentendo qualcuno dichiarare che è stato finalmente trovato il farmaco che cura il cancro, un po’ di strada verso una società consapevole e libera da farmaci sarà stata fatta.
Prima di tutto la consapevolezza, poi il cambiamento può avvenire.
Fonti: