Nei libri di testo abbiamo appreso di appartenere al genere Homo Sapiens. Qualunque cosa la scienza ipotizzi sulle sue origini, non ci interessa ai fini dell’articolo.
Sapiens significa saggio, sapiente, savio, scienziato. Non so quanti oggi abbiano le caratteristiche che possano corrispondere a tali attributi. Forse gli ultimi veri saggi, sapienti, savi, scienziati furono i grandi protagonisti del Rinascimento, di cui Leonardo da Vinci possiamo definirlo un degno rappresentante.
L’Homo Sapiens definisce quel tipo di uomo impegnato nell’attuazione delle proprie idee, appartiene al regno delle idee individuali, della creatività, dell’innovazione, dell’avanzamento spirituale e scientifico a fini migliorativi dei singoli individui.
Oggi possiamo dire che l’uomo è inserito in un ambiente costruito da vari poteri organizzati per i loro fini.
I governi oggi hanno perso di vista il loro scopo originale deciso da uomini di pensiero elevato, che è quello di aiutare lo svolgimento delle attività dei cittadini per una sempre maggiore prosperità della comunità, nel rispetto dei diritti del singolo individuo. I personaggi che oggi dovrebbero rappresentarci in realtà ci hanno gradualmente ridotti al loro servizio e da sovrani siamo diventati sudditi. Le “grandi opere” che vengono realizzate con il denaro drenato dalle nostre tasche, vengono effettuate per favorire i grandi gruppi rappresentati dalle varie lobbies che girano nei corridoi dei palazzi del governo.
Tutto questo è possibile dopo che la popolazione è stata ridotta a una massa informe e inespressiva dove poco e nessuno spazio viene lasciato alla libera iniziativa e vengono fortemente penalizzate le idee del singolo favorendo invece “l’idea collettiva”.
Pecore e leoni
Un individuo è libero nella misura in cui agisce in base a idee proprie o personalmente verificate. Tale individuo è come un leone, non è facile da sottomettere, non accetta passivamente qualsiasi enunciato solo perché esce dalla bocca di un’autorità.
Diversamente un individuo conformato è come la pecora mansueta, è facile da governare, anzi da pascolare, si lascia tosare, mungere e infine mangiare. Difficile fare lo stesso con un leone.
Quindi i governi di oggi, noncuranti della vera felicità dell’uomo, ignari della ragione per cui l’uomo si trova sulla terra, solo si preoccupano di mantenere una sorta di passiva rassegnazione, chiamandola ordine, nella comunità, non importa se la società si degrada e lentamente muore sprofondata nel marciume delle sue aberrazioni.
Per fare questo, occorre instillare nei cittadini una serie di concetti di comportamenti preconfezionati, chiamandoli nel loro insieme “normalità” e tale normalità ha dei determinati aspetti considerati buoni e convenienti per il vivere comune.
Questo non ha nulla a che fare con il risvegliare i principi etici, innati nell’essere spirituale, che costituirebbero il naturale codice di comportamento in una società sana, ma si tratta di un continuo condizionamento atto a far aderire l’individuo a modelli di comportamento e abitudini che sicuramente rendono facile il compito dei governanti di mantenere l’ordine.
Un ordine in cui le idee individuali e la creatività vengono soppresse, il lavoro, da espressione visibile della propria creatività si riduce a un mezzo necessario per sopravvivere, e quasi sempre non lascia spazio alla soddisfazione e al piacere di aver fatto un buon lavoro.
Il potere economico
Che cos’è un governo? Non è altro che un gruppo di persone che dovrebbe regolarizzare con delle leggi le attività dei cittadini quanto basta per impedire che diventino caotiche, controproducenti o distruttive.Che cos’è il potere? In questo contesto è il possesso dei mezzi per controllare, di avere influenza su altre persone.
In un mondo in cui il denaro è considerato dai più un obiettivo e non una conseguenza del riconoscimento del proprio lavoro o arte o creatività, è possibile che i membri del governo, con rare eccezioni, puntino all’accumulo di ricchezze, al narcisistico piacere di essere persone pubbliche e all’affermazione del sé materiale.
In questa eventualità chi è nella posizione di poterlo fare, agevolerà in tutti i modi, con leggi e stanziamenti di fondi pubblici, i grandi gruppi economici in cambio di, per così dire, una percentuale sugli affari. I modi per rendere tutto legale non mancano, ad esempio facendo passare il particolare interessamento come “consulenza”, ben retribuita, acquisto di azioni con “diritto di prelazione”, ecc. oltre all’apertura di conti segreti offshore.
Questo distrugge l’economia di una nazione, perché vengono elargite somme ingenti che non sono compenso per aver creato degli effettivi prodotti, creando quindi debiti enormi a carico della comunità.
Conformare l’individuo
Il modo migliore di conformare una società è quello di eliminare le singole idee individuali. Ben lo sanno i dittatori, che come prima cosa appena giunti al potere, ordinano di eliminare l’intellighenzia del paese. Nei paesi soggetti a regime totalitario viene fatto generalmente con un colpo di pistola alla nuca, il passato ci ricorda che in questo modo avvenne con l’intellighenzia russa e oggi avviene in Cina nei confronti dei praticanti del Falun Gong, dopo che sono stati sottoposti ad atroci torture, in quanto inossidabili al degrado e alla degenerazione a cui il partito comunista cinese sottopone i suoi cittadini.
Nelle società occidentali in cui vige la “democrazia” non si usa il colpo alla nuca, ma ci sono metodi più sottili, invisibili e che addirittura ricevono il consenso del “conformando”.
La conformazione degli individui dei giorni nostri iniziò ad opera della chiesa cristiana con l’introduzione dei dogmi e con l’imposizione di tali misteri usando le condanne senza appello della “santa” inquisizione.
I pensatori di allora, gli eretici, ovvero coloro che non accettavano supinamente le incongruenze delle scritture, i portatori di idee individuali e controcorrente, tutti venivano torturati, imprigionati o arrostiti.
L’accettazione di un dogma implica accettare una incomprensibilità, perché i dogmi sono delle asserzioni che generano richieste di chiarimento a cui non viene data risposta.
Accettare per vero qualcosa che la propria logica rifiuta, impedisce successivamente di pensare chiaramente con la propria mente.Sono due forze in opposizione, creano una condizione di stallo nella mente. La tua logica dice che è una cosa senza senso ma ti viene chiesto di accettarla per fede. Il pensiero allora non può fluire liberamente, deve fare una corsa ad ostacoli prima di diventare completamente manifesto. E come percorrere una strada piena di dossi artificiali con una Ferrari. Le prestazioni sono misere a dispetto delle potenzialità della vettura.
Quando ero bambino mi dicevano che i bambini nascono sotto ai cavoli. La cosa mi faceva impazzire perché non ne avevo mai visto uno tutte le volte che ispezionavo l’angolo dei cavoli del nostro orto, e mia madre rideva dicendomi: “Sciocchino…” senza aggiungere altro. Quando finalmente scoprii da dove arrivano i bambini e l’iter dal concepimento al parto, mi sentii leggero come se fosse sparita un pesante pietra che avevo sulla testa.
E’ impossibile far funzionare correttamente la mente se è piena di dogmi e misteri accettati contro il proprio innato buonsenso. L’incomprensibilità rende stupidi. Di fatto la stupidità è la somma di asserzioni incomprensibili supinamente accettate. Le domande senza risposta rendono stupidi. Si rimane bloccati di fronte a una porta di cui non si ha la chiave per aprirla.
Normalità
Che cos’è la normalità riferita al comportamento sociale?
E’ una convenzione, una scelta fra molti modi in cui è possibile vivere in una società.
Il modo scelto fra i molti possibili determina lo sviluppo che avrà una determinata società.
Gli esseri umani ordinari sono molto sensibili al concetto di normalità. Vogliono essere normali, non differire eccessivamente dagli altri membri della comunità in cui vivono.
Una normalità essenziale di comportamento è necessaria per avere una società armoniosa che progredisca smussando gli spigoli vivi e dove i conflitti siano sempre più ridotti e la cooperazione sia sempre più diffusa.
Le regole che stabiliscono ciò che è normale e ciò che è anormale dovrebbero essere scritte da individui in possesso di conoscenza sia della Natura che dell’Uomo in tutti i suoi aspetti, per essere certi che porteranno più beneficio che danno.
Questa conoscenza è assolutamente sconosciuta ai nostri politicanti di oggi e possiamo osservare gli effetti e i pasticci della loro politica vedendo come va il mondo. Non hanno alcun merito di risiedere nel parlamento, si sono proposti come nostri rappresentanti facendoci credere di essere elementi capaci ma poi hanno pensato ai propri interessi, conoscendo la propria incapacità di governare una nazione.
La normalità di oggi è una “normalità” costruita tramite un continuo condizionamento mentale tramite i media. Il risultato è un appiattimento, una standardizzazione dell’individuo che è conveniente per chi deve governare e per chi deve vendere, chi deve tosare la lana alle pecore.
Qualsiasi asserzione ripetuta parecchie volte da più fonti viene accettata per vera, che lo sia o meno.
Un esempio classico è il continuo martellamento sull’influenza che inizia ad ottobre e termina a marzo. Si “sa” già che più di sei milioni di italiani verranno colpiti, che sarà più forte di quella dell’anno precedente, che il virus Hxdf403lb è stato individuato come responsabile dell’influenza 2006-2007, che il vaccino è già pronto perchè il virus è dello stesso ceppo dell’anno scorso.e che i “medici sentinella” sono all’erta per non farci cogliere di sorpresa dall’avanguardia delle orde dei virus. Nonostante tutto questo sia completamente assurdo, diventa normale vaccinarsi contro l’influenza anche se il povero virus non centra assolutamente nulla e la vaccinazione è assolutamente inutile, anzi deleteria.
Se poi “ti becchi l’influenza” nonostante tutte le precauzioni prese e il vaccino, hanno già la risposta pronta, è cioè che l’hai presa in forma minore, sarebbe stata certamente molto più grave se non ti fossi fatto vaccinare! Fatto assolutamente non comprovabile, quindi alibi perfetto.
La ragione per cui le persone accettano inconsapevolmente il condizionamento si fonda sulla paura dell’individuo di non essere parte del gruppo e quindi respinto. Questo forma una massa di uguali divisa in diverse classi sempre di uguali, accomunati dagli status symbols che appartengono a una determinata classe.
Un esempio di questo è l’uso della aggettivo “trendy” che caratterizza chi segue l’ultima moda, dettata dal mercato. Chi è “trendy” normalmente snobba chi non lo è e molti diventano trendy nel timore di diventare dei moderni paria.
Succede con i vestiti, con le auto, con le case, con gli yachts.
Psichiatria e normalità
Per conformare sempre più l’individuo, gli Oligarchi dell’Economia hanno assegnato alla psichiatria, e assegnano tuttora, specifici compiti.
Il concetto dell’amore libero, coniato alla fine degli anni ’60, per fare un esempio fra i tanti, è di matrice psichiatrica, quella psichiatria che ha prosperato nell’ombra della guerra fredda. Il risultato della diffusione di tale concetto ha prodotto aberrazione, non certo felicità e libertà. Ne possiamo vedere gli effetti ancora oggi leggendo un paio di annunci di lui/cerca/lei/cerca/coppia/cerca/lui/ecc.
I modelli fisici di come devono essere fatti i corpi “trendy” vengono proposti da diversi mercati, e quindi molti vengono coinvolti nel mondo del fitness e varcano la soglia degli ambulatori in cui si praticano gli innesti di silicone. I personaggi televisivi femminili che conducono le varie trasmissioni sembrano fatti con lo stampino, con quegli enormi seni pompati e quelle labbra gonfiate che sembrano le due metà di un fegato da far sentire una donna al naturale una sottosviluppata.
La psichiatria con scrupolosa regolarità classifica come sindrome ogni comportamento non allineato alla “normalità” stabilita.
All’ultima congresso nazionale di psichiatria sono state inventate nuove sindromi del comportamento.
Tra le più recenti “invenzioni” della psichiatria organicista c’è la “sindrome sport-compulsiva”, nuova originale patologia secondo la quale il 10% degli italiani che frequentano abitualmente centri fitness sarebbe malato di mente, e la “sindrome del giapponesino”, vera e propria epidemia che pare affliggere tutti quei milioni di minori in tutto il mondo che passano ore ed ore davanti alla TV od al PC.
Ovviamente la psichiatria propone terapie e medicalizzazioni di massa e punta all’omologazione e al controllo sociale, etichettando come “patologico” un numero sempre crescente di atteggiamenti e comportamenti dell’uomo moderno. E’ uno strumento di chi controlla il pianeta, niente a che fare con migliorare l’individuo, anzi prettamente il contrario.
Se andassi alla stazione centrale e ti mettessi a roteare come un derviscio, tanto per fare un esperimento, vestito da business men con la solita 24 ore, per un periodo sufficiente lungo da attirare molta attenzione, qualcuno senz’altro chiamerà un’ambulanza e se cercassi di protestare mentre ti portano via ti farebbero anche un bel punturone per darti una calmata. Se lo facessi sulla piazza di un paese dell’Armenia, alla fine della tua esibizione ti applaudirebbero, perché rientra nella normalità di quei luoghi.
Sei sempre la stessa persona, ma secondo uno standard di normalità sei sano secondo un altro hai una rotella fuori posto.
I centri commerciali
Negli Stati Uniti si chiamano malls, li costruiscono in mezzo alla campagna con enormi parcheggi frequentati ogni giorno da migliaia di persone. In paese invece sono rimasti solo bar e ristoranti, e banche. Fanno tutti fatica a campare, tranne le banche. Non c’è più il droghiere, il fruttivendolo, la merceria, la cartoleria, la boutique, il panettiere, il parrucchiere. Quei pochi rimasti non sono più punti di aggregazione. Se hai bisogno di qualcosa si va al mall, dove ti confondi nella massa di sconosciuti.
In maniera ordinata fai gli acquisti nei negozi organizzati per tipologia, mangi al piano dei micro ristoranti fast food di ogni catena e franchising.
Molte famiglie non riescono più nemmeno a trovare un modo di passare la domenica se non andando in un centro commerciale. E’ il paese dei balocchi del terzo millennio per grandi e piccini.
Tutto questo fa parte della standardizzazione. Il cuore che pulsa nelle città viene estirpato e lo si porta lontano e tutti i legami, i costumi, le tradizioni scompaiono.
Dopo di questo possono essere inventate di sana pianta nuove tradizioni, nuovi modelli di vita, nuove esigenze, nuovi bisogni, per poi inculcarli nelle menti della massa spersonalizzata.
Uno esempio di questo è la festa di Halloween, non è l’originale festa della cultura celtica di cui pretende di esserne la replica, è un evento commerciale come lo sono diventati il Natale e tutte le altre festività. Ogni aspetto spirituale gradualmente scompare e viene sostituito dal materialismo.
Tutto questo porta a una progressiva spersonalizzazione dell’individuo, lasciandolo senza punti di di riferimento, duttile e malleabile, solo, molto ricettivo ai suggerimenti che il mercato propone di volta in volta.
La scienza progredisce dal punto di vista tecnologico in maniera impressionante, vengono sfornati sempre più nuovi gadgets, dal videofonino al televisore al plasma e a tutto il resto. Sociologi, psichiatri, psicologi, uomini del marketing e delle PR, opinionisti, ecc. sono tutti impegnati nel trovare modi per farli diventare una necessità a cui non puoi rinunciare, ma nulla viene fatto per far progredire spiritualmente l’Uomo, anzi tutto il contrario, si cerca di fargli abbandonare i principi etici e morali, essendo tali principi il vero sostegno dell’essere, senza i quali può essere forgiato a piacimento.
Non è facile evitare di essere conformati, tutto viene fatto in maniera sottile e soft, da far sembrare tutto normale, anche andare in giro con il bluetooth nell’orecchio per tutta la giornata, farsi ipnotizzare con la PNL, andare in giro sorridendo “pensando positivo” anche quando la casa brucia, tradire la moglie o il marito per “dare una rinfrescata” al rapporto come suggeriscono gli psicologi.
Tutto normale.
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